Dr. House – Medical Division Stagione 1 Episodio 4

House scopre che un bambino di neonatologia si è ammalato, con una diagnosi di occlusione intestinale. Altri 3 casi presentano una sintomatologia simile (diffusione anche a piani diversi dell’ospedale) e comincia la caccia ad una presunta epidemia.

La dottoressa Cuddy, all’inizio diffidente, vedendo che i problemi si stanno moltiplicando tra i neonati, mette in quarentana il reparto e si aggiunge al team diagnostico.

House dichiara guerra al virus: somministrazione combinata di vancomicina e azatreonam, risonanza magnetica per individuare ascessi ed infezioni occulte.

CASO CLINICA Una ragazza avverte strani sintomi e House le fa un’ecografia: risulta incinta, solo che la ragazza non sa di chi (se del suo ex o di suo marito), così il dottore ordina anche un test di paternità (che confermerà che il padre è il marito).

La cura combinata per i neonati infetti scatena però già degli effetti colaterali: i reni stanno collassando. Via quindi a nuove diagnosi differenziali.

Foreman pensa alla MIRS (una specie di stafilococco aureo molto resistente), un’infezione molto comuna negli ospedali, mentre Cameron pensa allo pseudomonas: due malattie che però escludono uno dei due farmaci già somministrati.

Fare una scelta vuol dire decretare la morte dell’altro neonato; non avendo scelta decidono comunque di somministrare ad uno la vancomicina (per la MIRS) e all’altro l’azatreonam (per lo pseudomonas).

Il legale diffida House dal fare una sperimentazione su dei neonati ma Cuddy, disperata, ripone ciecamente la sua fiducia nel diagnosta e gli dà carta bianca. Il nenonato con l’azatreonam muore, per cui House raddoppia la dose di vancomicina a tutti gli altri neonati contagiati.

Cuddy intanto fa disinfettare il reparto agli studenti del primo anno di Medicina e taglia una cravatta ad un ragazzo afroamericano, definendola un ricettacolo ambulante e sfogandosi con Wilson.

Cameron intanto deve comunicare il decesso alla famiglia ma si blocca e lo fa Wilson al posto suo.

La vancomicina comunque rallenta soltanto la malattia: inizia il peggioramento, Chase pensa al VRSA e House fa l’autopsia al neonato deceduto.

Così facendo il diagnosta scopre una linfocitosi, un attacco al miocardio (ovvero un virus che attacca il cuore).

Testano vari virus sui neonati infetti e su un altro sano (come gruppo di controllo) ma i risultati sono identici: risultano tutti positivi all’ecovirus 11, alla CMV e al parvovirus B19.

House si corregge da solo: sono tutti neonati, quindi gli unici anticorpi che hanno sono quelli forniti dalle madri. Foreman completa la deduzione: si testa il sangue delle madri per scoprire quali anticorpi hanno e si somministra quelli mancanti ai neonati.

Si scopre che la causa è un banale enterovirus: in un adulto causa diarrea e rash ma in un neonato può esser letale in quanto attacca il cuore.

Foreman si fa inviare una cura sperimentale dalla Transilvania che attecchisce subito e riporta i pargoli su valori normali.

Intanto House indaga su Cameron chiedendo a Foreman; in seguito prova a scardinare i suoi segreti, dicendole che una con così tante difficoltà è probabile che abbia fin troppa dimestichezza con la morte. Cameron gli dà del bastardo e se ne va.

House, per nulla turbato dalla reazione della giovane dottoressa, non va a casa (vuole trovare l’agente scatenante) e si limita a restare seduto osservando i vari comportamenti, individuando la vera causa d’infezione: un’anziana signora che, asciugandosi il naso con le mani, trasmetteva i germi sui peluches che finivano nelle varie stanze dei bambini (ecco spiegato il coinvolgimento di tanti individui anche a distanza e su diversi piani).