E.R. – Medici in prima linea Stagione 3 Episodio 7

Il dr. Benton e la dr.ssa Keaton combattono disperatamente per la vita di Megan, la bambina di dieci giorni vittima di un incidente stradale. La piccola è intubata e vi sono pochissime possibilità di sopravvivenza, ma Benton continua ostinatamente la sua lotta. Allo stesso modo, Benton cerca di salvare un paziente già dato per morto, entrando in contrasto con Doug che gli suggerisce più volte di lasciar perdere: un tredicenne accoltellato arriva in pronto soccorso, e nonostante abbia già perso molto sangue Peter riesce a rianimarlo per ben tre volte. Ma il ragazzo è rimasto troppo tempo in ipossia, e al dr. Benton non rimane che decretarne la morte cerebrale di fronte alla madre disperata. Mentre Carol continua a studiare per l’esame di ammissione alla facoltà di medicina, Greene soffre per pene d’amore: il medico si è ormai reso conto di essersi innamorato di Susan, e la gelosia lo spinge a vedere un rapporto intimo fra la dr.ssa Lewis e il dr. Morgenstern. Quando affronta l’amica, Susan gli confessa la verità: non si sta vedendo con l’ex primario, ma sta progettando un trasferimento a Phoenix, per cominciare una nuova vita vicino alla piccola Suzy e a Chloe. Nel frattempo Carter e Abby, presi da uno slancio di passione, si baciano e coronano così il rapporto. Lo specializzando si batte inoltre per la salvezza di un paziente affetto da cancro alla gola: secondo John, l’uomo non è in condizioni di intendere e di volere e quindi non può prendere decisioni importanti sul suo futuro, tra cui se sottoporsi o meno all’operazione. Il richiamo di Carter viene ignorato, e il paziente muore per uno stroke cerebrale: quando il rivale glielo fa notare, i due si prendono a pugni. Il difficile rapporto fra Carol e la nuova inserviente culmina in un brutto incidente: a causa della negligenza di quest’ultima, uno sportivo perde il piede. L’inserviente se ne va, ma dichiara a Carol che la sua presenza in pronto soccorso è solamente frutto di una manovra per indurre i dipendenti al licenziamento, introducendoli in ambienti a loro completamente sconosciuti e facendo così perdere loro la pensione massima.