Homeland – Caccia alla spia Stagione 1 Episodio 12

Durante la notte Brody esce di casa e filma un video in cui annuncia ciò che sta per fare: uccidere il Vice Presidente Walden e altri importanti membri del Congresso in nome di Abu Nazir. Salva la registrazione su una scheda SD e nasconde quest’ultima in una fessura tra alcune pietre di un parco di Washington. Nel frattempo Saul va a trovare Carrie, visibilmente provata, la quale gli confessa il suo amore per Brody e lo prega di poter continuare la ricerca su Abu Nazir. Saul però non promette nulla e se ne va. Durante la stessa notte, Tom Walker sequestra una donna e si apposta nel suo appartamento che si affaccia sul Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America, cominciando a preparare la sua attrezzatura per un attentato. Nel mentre, Brody è tornato a casa e si è messo a pregare nel suo garage, dove poco dopo entrerà anche sua figlia Dana; a quel punto Brody le spiega che si è convertito all’Islam e le fa promettere di non rivelare nulla al resto della famiglia.

Il mattino dopo il Vice Presidente Walden, Brody, la loro scorta e altri importanti parlamentari arrivano al Dipartimento di Stato, dove però Walker spara alcuni colpi, uccidendo il consigliere capo del vicepresidente Elizabeth Gaines e ferendo due guardie. Brody ha addosso il giubbotto-bomba che aveva nel video che ha registrato la sera prima. Walden, Brody e gli altri politici vengono fatti correre all’interno dell’edificio, saltando i controlli al metal detector e in questo modo Brody riesce a non far scoprire la bomba che ha addosso. Essi vengono condotti in un bunker di sicurezza, dove Brody cercherà di far esplodere la bomba senza riuscirci. Brody va nel bagno del bunker e scopre che alcuni collegamenti della bomba si erano scollegati, li ricollega e torna nel bunker, pronto questa volta a morire e a uccidere tutte le persone in esso. Nel frattempo però Carrie ha intuito il piano di Brody ed è andata nella casa della famiglia di Brody, dove trova Dana e Jessica. Carrie cerca disperatamente di farsi ascoltare, sostenendo che Brody è un terrorista e che ucciderà tante persone se qualcuno di loro non lo chiamerà sul cellulare per dissuaderlo. Jessica però chiama la polizia e fa arrestare Carrie. Dana invece, spaventata dalle parole di Carrie, chiama suo padre al telefono. Brody risponde e, dopo una discussione tra i due, in lacrime giura che non è un terrorista e che non ucciderà nessuno. Poco dopo il bunker viene aperto e la sicurezza conferma che non c’è più nessun pericolo, e tutti escono.

Qualche ora dopo Brody torna nel parco dove ha lasciato la scheda SD il giorno prima, e scopre che qualcuno l’ha presa. Viene inoltre contattato da Abu Nazir che gli ordina di incontrare Tom Walker e di ucciderlo, come segno di fedeltà per la loro causa, in quanto Walker è un grande amico di Brody; Brody accetta, e uccide a sangue freddo Walker. Carrie nel frattempo è stata arrestata e rilasciata su cauzione, pagata da sua sorella. Dopo essere uscita dalla centrale decide di cercare di curare il suo disturbo bipolare sottoponendosi all’elettroshock in ospedale. Saul cerca di convincerla a non farlo, così come fa sua sorella, ma Carrie è determinata e spera così di poter dimenticare tutto quanto riguardo Brody. Prima di lasciarla, Saul comunica a Carrie che si sbagliava nei confronti di Brody ma che aveva ragione riguardo a Nazir poiché ha scoperto che un drone lanciato da Walden ha ucciso ottantatré bambini, compreso uno dei figli di Nazir. Carrie sta per cominciare l’operazione e, dopo essere stata anestetizzata ricorda i momenti passati durante il week-end con Brody; in uno di questi Carrie ricorda quando il sergente, dopo un incubo, si svegliò urlando il nome Issa. Intuendo che si tratti del nome del figlio di Nazir, e che quindi il sergente lo conosceva; Carrie ripete a se stessa di non dimenticarlo per poterlo riferire a Saul, dopo poco però si addormenta e comincia il suo elettroshock.