Tom Paris è decisamente soddisfatto della nuova simulazione olografica da lui creata: Fair Haven, una tranquilla e pacifica cittadina nell’Irlanda del XIX secolo. La gente è cordiale e schietta, e il pub di Sullivan è il luogo ideale per rilassarsi dopo uno stressante turno di lavoro sulla plancia della Voyager. Anche il capitano Janeway non può fare a meno di subire il fascino di questo luogo idilliaco, e in particolare di un personaggio olografico di nome Michael. Intanto, un fronte d’onda neutronico di grande potenza probabilmente generato dalla collisione di due stelle di neutroni, sta per investire la U.S.S. Voyager. L’impatto è previsto entro 15 ore, ma le radiazioni generate dall’anomalia interferiscono con il campo di curvatura della nave, consentendo unicamente l’utilizzo dei motori ad impulso. Essendo impossibile allontanarsi in tempo, all’equipaggio della Voyager non rimane che proteggere la nave dalla turbolenza, generando un campo di curvatura inverso, e rimanere in attesa della collisione. Janeway decide di lasciare in funzione la simulazione di Fair Haven 24 ore su 24.